Ho scelto il mio campo Schermata 2014-07-12 alle 10.27.07 Full view

Ho scelto il mio campo

Ahmed Rahamani, Direttore centro studi sulla modernità a Parigi

Risposta ai nuovi inquisitori che esortano i musulmani a rinnovare la loro adesione all’umanità.

Nella sua risposta a una domanda posta dal sito soonsoonsoon.com, il filosofo Frederic Lenoir parla di due tendenze contraddittorie che si contrappongono attualmente nel mondo, una che è predatrice in relazione alla natura e che conduce una corsa frenetica al consumo, e un’altra che si propone di apportare del senso alla vita e a affrancare l’uomo dal dominio del denaro.

Mi riconosco totalmente in questa descrizione del nostro mondo odierno. Aggiungerei anche che si tratta esattamente di due campi che hanno due visioni diametralmente opposte dell’uomo e del suo futuro sulla terra. Tutte le credenze e non credenze che esistono in questo mondo sono rappresentate in una parte o nell’altra, badate bene. In altre parole, le credenze o le religioni non sono del tutto dei criteri di distinzione o di divisione. Io aderisco e dichiaro solennemente la mia appartenenza al secondo campo. Questa linea di demarcazione è l’unica a essere autentica e legittima. Essa sopravvivrà e trionferà nonostante gli sforzi sempre più forniti per seppellirla sotto delle false linee di faglia. Essa trionferà per il semplice motivo che essa ci restituisce fedelmente i veri problemi del mondo, pone chiaramente ognuno di fronte alla propria responsabilità e lo interpella perché faccia le sue scelte fondamentali.

Animato da questa convinzione, mi rivolgo alla mia famiglia spirituale, i musulmani, e dico loro: non cadete nella trappola della divisione su criteri religiosi o etnici il cui unico scopo è di isolarvi. La sfida è altrove. Non vi lasciate sopraffare dalle emozioni perché l’emozione eccessiva offusca la mente e inibisce la volontà. Concentratevi anzitutto sul lavoro su voi stessi, al fine di guadagnare in profondità spirituale che è l’unica fonte di fiducia e di serenità. In seguito, conducete una riflessione profonda per identificare il vostro contributo individuale e collettivo per la costruzione di un mondo migliore. Questo duplice sforzo vi metterà in una posizione decisamente positivo e vi aiuterà a occupare il vostro posto naturale accanto ai vostri fratelli e sorelle nell’umanità portatori dei medesimi valori e che combattono la stessa lotta. Una lotta di tutt’altra natura che non ha nulla a che fare con la guerra che ci promettono gli estremisti di ogni sorta. Una lotta per la piena dignità di ogni essere umano sulla terra, per la giustizia e per altri valori che costituiranno la plancia di salvezza per l’umanità. Una lotta dura e lunga, ma mai animata dall’odio o caratterizzata dalla violenza, e ciò per due ragioni:

 

– L’intera umanità è sulla stessa barca che va alla deriva e minaccia di colare a picco. Ed è completamente insensato uccidersi in tali circostanze. Purtroppo, questo è ciò che alcuni hanno fatto, ma le persone dotate di ragione devono nonostante tutto mantenere la calma e concentrare i loro sforzi per salvare la nave.

Anche se alcuni uomini in questo mondo sono diventati assassini, succhia-sangue, e distruttori dei beni comuni della terra, nessun odio deve animare la nostra lotta contro i loro crimini, poiché il legame di umanità resta anche se questi uomini calpestano la loro umanità dalla mattina alla sera. Non è dimostrare ingenuità infantile combatterli con amore in quanto bisogna mantenere la speranza che la loro umanità si sveglierà un giorno. Per quanto riguarda i criminali irrecuperabili, il corso della storia le getterà inesorabilmente nella discarica dove troveranno i loro predecessori, che hanno deturpato la storia dell’umanità.

Spero di essere riuscito, attraverso queste righe, a condividere con voi la mia convinzione personale. Devo dire che l’ho costruita lontano, molto lontano, dall’influenza dell’ortodossia mediatica e da quella dei guru autoproclamati. Solo una tale convinzione ci darà la lucidità necessaria per fare la giusta lettura del nostro mondo complesso. La lotta che ho descritto sopra è già in corso e attira, grazie a Dio, sempre più buone volontà. Non ho il minimo dubbio che finirà per rendere inoffensiva l’ideologia predatrice e violenta che ha messo il mondo a ferro e fuoco, un’ideologia che è in procinto di annientare la terra e l’acqua, fonti della nostra vita, e che ha ancora la sfacciataggine di presentarsi in uniforme di pompiere e soccorritore. Sono d’accordo con coloro che si rifiutano di parlare di crisi, ma annunciare la nascita di un nuovo mondo di cui vedo già le premesse.

Leave a comment