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I ritiri spirituali di PSM, stazioni di raccoglimento e di introspezione

PSM ha tenuto durante le scorse vacanze i ritiri spirituali (ribāt) locali delle/i sue/oi aderenti suoi aderenti in varie regioni italiane. I ritiri costituirono un’occasione per consacrare se stessi al Signore Altissimo, purificare il proprio animo ed evolvere nel cammino verso di Lui, bussando instancabilmente alla Sua porta e implorando con insistenza la Sua guida e la Sua prossimità.

Dice Iddio nel sublime Corano: “O voi che credete, perseverate! Incitatevi alla perseveranza, e rabitū (fate il ribāt) e abbiate pietà di Dio, sì che possiate prosperare.

Il programma dei ritiri spirituali è stato pensato per organizzare il limitato tempo a disposizione in diversificati momenti di adorazione e di raccoglimento, scanditi dalle orazioni rituali e supererogatorie, dal ricordo di Dio (dhikr), e dalla recitazione dei versi del Suo sublime Libro.

La giornata dei “murabitūn” iniziava nel pieno della notte, con il ricordo di Dio, ripetendo con frequenza la buona parola [al-kalima at-tayiba] “la ilāha illā Allah”, l’alchimia che rinnova la fede nel cuore come informa il Messaggero di Dio ﷺ; a ciò seguiva la preghiera notturna (qiyām al-lail) del witr an-nabawī, in cui si recitava con intensità e presenza il Verbo di Dio, ci si prosternava a Lui e Lo si invocava implorando la Sua Grazia e il suo Amore, nel momento in cui Egli, gloria a Lui, è più vicino alle Sue creature.

Una volta assolta la preghiera rituale del Fajr, si rimaneva seduti rivolti verso al-qibla, nella cosiddetta “jalsat ash-shurūq” (raccomandata dal Messaggero di Dio ﷺ), ricordando Iddio Altissimo con la buona parola sino al sorgere del sole.

Dopo una breve sessione di riposo il programma riprendeva con la recitazione e la memorizzazione del sublime Corano, il ricordo di Dio e l’invocazione della pace e della grazia di Dio sul Messaggero ﷺ, e con profonde riflessioni spirituali, il tutto in uno stato di digiuno fino al tramonto, giacché il digiuno è lo stato più propizio per l’elevazione spirituale dell’anima alleggerita verso la Luce divina.

I ritiri spirituali si sono tenuti in un clima impregnato di fratellanza, di amore sincero e di buon consiglio (nassīha), poiché l’amore per il proprio prossimo è la strada più più rapida per giungere all’amore del Misericordioso, gloria a Lui.

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