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Educazione e comunicazione, due concetti per una buona relazione con i figli – (2/2)

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Dott.ssa Melissa Biordi, psicologa dell’età evolutiva, della Rep. Di San Marino

Dopo aver definito i concetti di educazione, comunicazione e relazione diamo alcune regole di base per educare i propri figli, e per crescere e vivere, nel mondo, insieme con gli altri:

I bambini hanno bisogno di regole chiare precise e coerenti: aiuta a fare in modo che il figlio abbia fiducia in noi e che quindi presti attenzione quando gli si dice qualcosa.

Le regole inoltre devono essere stabilite prima da mamma e papà. Per esempio, “un bimbo di tre anni dovrebbe dormire almeno dieci ore al giorno – e non andare a letto alle 10 di sera – è necessario per il suo benessere, quindi, in questo caso, scatta la regola. Non bisogna urlare ma stabilire insieme, come coppia, quali regole dare al bimbo.

Regole adeguate alla loro età

Un aspetto da non sottovalutare mai è l’età del bambino: il tipo e il numero di richieste da parte dell’adulto che cambiano nel corso della crescita. Ad esempio pretendere che un bimbo di tre – quattro anni, metta in ordine da solo tutta la sua stanza è un po’ eccessivo.

Inoltre, come adulti è importante essere dei modelli: non chiediamo a nostro figlio cose che noi non facciamo.

I bambini prendono sul serio chi è coerente.

La coerenza è la regola fondamentale per ogni genitore, l’adulto si deve sforzare di essere sempre coerente. In altre parole, quale che sia la richiesta educativa, non è mai opportuno cambiarla sul momento per evitare capricci e proteste.

Questo non significa essere ‘rigidi’ ma è importante stabilire dei limiti chiari, ragionevoli e farli rispettare senza cedere alle pressioni del bambino.

Le regole vanno pensate da tutte e due i genitori e devono essere determinate in precedenza. Questo è molto importante.

Non fare promesse che non si è in grado di mantenere.
Per non perdere fiducia e fare in modo che il figlio creda in noi, è importante non fare promesse che non si è in grado di mantenere.
La volta successiva il figlio non ci crederà più.

Il bambino urla? Voi abbassate la voce

Abbassare il tono di voce spiazza il bambino e suggerisce uno strumento per comunicare diverso dall’urlo.

ll bambino è arrabbiato? Digli “ti capisco”

È importante dirgli che ha ragione a essere arrabbiato, riconoscendo, quindi, cosa prova, ma proprio non si può fare altrimenti.

Il bambino rispetta la regola. Ditegli: “Bravo!”

E’ indispensabile mettere in risalto l’impegno e la buona volontà ogni volta che il bimbo ‘prova’ (o riesce del tutto) a seguire una regola. In questo modo, lui sente che ha reso felice il genitore e innesca un meccanismo per cui avrà voglia di replicare quel comportamento. Non dimentichiamo che i bambini ci amano più di quanto noi crediamo e loro desiderano renderci felici.

Il bambino fa i capricci? Mantieni il controllo

Quando il bimbo non sente ragioni e si oppone con tutte le sue forze a un ’no’, il genitore dovrebbe mantenere (a tutti i costi) il controllo, anche se non è sempre facilissimo.

L’adulto ha altre risorse e capacità, se io genitore imparo a non urlare e ricorro, per esempio, a un po’ di umorismo, passo un messaggio importante al bambino.

Migliore ‘punizione’: il bambino sta qualche minuto in silenzio.

Per quanto riguarda la gestione dei capricci, una possibile tecnica è quella di lasciare il bimbo solo a pensare, magari in camera sua, dicendogli: “Stai qui un attimo, calmati e poi, quando passa, facciamo qualcosa insieme’.”

Il bimbo piange e resta con se stesso, si inventa qualcosa e impara anche a sopportare l’attesa, questo è un tempo utile per lui, di pausa e riflessione.

Impara a comunicare i sentimenti

Un aspetto importante nella relazione tra genitore e figli, anche per l’educazione, è la capacità di comunicare i sentimenti. L’adulto deve riconoscere quelli del bimbo e al tempo stesso mostrare i suoi senza inganni per aiutarlo a capire cosa prova.

Dare affetto, coccole, attenzioni ai propri figli, soprattutto quando sono bambini, è importante e utile per instaurare una buona relazione affettiva.

La ‘formula magica’ per creare una buona relazione ed educare al meglio i nostri bambini e crescerli sani e felici con se stessi e il mondo, non esiste;

Tuttavia l’adulto (genitore) può contribuire enormemente con il suo atteggiamento al benessere psico-fisico ed emotivo del bambino e alla relazione. Dire al bambino che è proprio lui il nostro bambino e siamo felici di averlo avuto è essenziale per la sua crescita.

Il genitore deve prestare ascolto al bimbo, dedicare a lui il suo tempo e tanta pazienza.

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