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Rajab, le primizie del Ramadan

di Khadija Ahouzi

Rajab: le primizie del Ramadan

Il Ramadan è un mese benedetto e si sta avvicinando rapidamente. Ci restano soltanto due mesi per prepararsi! Il tempo passa, ci sfugge e niente e nessuno può fermarlo o rallentarlo: ci restano solo i ricordi e le buone o cattive azioni che facciamo.

Come valutiamo questo periodo? Cosa resta dei nostri buoni propositi post-Ramadan? Cosa siamo riusciti a mantenere e in cosa abbiamo perseverato?

Rajab, un mese per prepararsi

Nel mese di Rajab, il Profeta, pace e benedizioni su di lui, fece questa invocazione: “O Dio! Benedici per noi i mesi di Rajab e Sha’ban e facci giungere al mese di Ramadan.

Un saggio e pio uomo disse: “Il mese di Rajab è come il vento, il mese di Sha’ban è come le nuvole e il mese di Ramadan è come la pioggia.” Questa metafora descrive esplicitamente il significato di ogni mese prima del Ramadan! Durante il mese di Rajab dobbiamo quindi preparare il terreno e piantare i semi; durante il mese di Sha’ban, i nostri orientamenti diventano più tangibili e i nostri atti di adorazione più regolari così che le nostre buone azioni traboccano durante il mese di Ramadan con il permesso di Dio.

I grandi benefici del mese di Ramadan

Il mese benedetto del Ramadan ha qualcosa di “magico” che moltiplica le nostre capacità, la nostra volontà e la nostra energia. Cresce la nostra fede, cresce la nostra certezza in Dio, la serenità e la pace conquistano le nostre anime e i nostri cuori! Siamo tutti unanimi nel dire che ci sono, in questo mese, segreti divini, un soffio benedetto e benefici che sfuggono alla nostra comprensione.

Tutti abbiamo sentito questa magia ancora più intensamente durante il passato Ramadan, che è arrivato in un contesto molto particolare: mentre il mondo stava attraversando un periodo travagliato e pieno di ansia, Dio ha riversato su di noi un torrente di doni che non hanno prezzo, flussi di benefici in un momento complicato, un’occasione e un’opportunità per vivere il benedetto mese del Ramadan confinati ma sentendoci molto più liberi di quanto avremmo mai potuto essere!

Come posso i nostri cuori non traboccare di gratitudine e di riconoscenza per tutto questo? Come non appoggiare la fronte a terra e mostrare pietà e umiltà davanti a Colui che ci permette di trovare pace e tranquillità quando il mondo è agitato e tutto ci spinge a temere per il nostro domani?

Ramadan, un soffio di pace

Questa crisi sanitaria globale senza precedenti ha colpito tutti noi da vicino e da lontano, tutti abbiamo sentito, visto o conosciuto qualcuno intorno a noi che è stato colpito da malattia, morte o difficoltà a causa del covid19. Scossi e sconvolti, tutti hanno in qualche modo cercato di adattarsi, di trovare nuove risorse, nuovi modi di vivere e senza dubbio hanno sviluppato un nuovo modo di vedere il mondo, la vita, la morte…

È stato nel mezzo di una paura che ha attanagliato il mondo, che il Ramadan dell’anno scorso è venuto a offrirci calma, riposo, pace… Per un mese abbiamo vissuto stazioni spirituali di un’intensità incredibile. Personalmente non so se, da quando stavo digiunando, ho sentito una tale forza “spirituale” durante questo mese; una forza spirituale anche quando eravamo confinati e in una vita quotidiana completamente capovolta. Chi avrebbe pensato che essendo rinchiusi, saremmo stati più colpiti dal soffio divino del mese di Ramadan?

Che benedizione e che privilegio abbiamo avuto!

Gloria a Dio, l’Altissimo.

Che ne dici di prepararti ora?

Dopo questa breve rassegna dell’ultimo Ramadan che richiederebbe sicuramente ben più di qualche riga per rimanere fedeli a tutto ciò che ci ha portato, è dovere di ciascuno di noi chiedersi come vivere, accogliere, preparare il Ramadan che arriverà nelle nostre case tra poche settimane.

Nessuno può prevedere come lo vivremo poiché la situazione sta cambiando così rapidamente, mentre cambiano le decisioni del governo: confinati, de-confinati, liberi o tutti a casa, accedendo o meno ai luoghi di culto… Se tutto questo è incerto oggi, una cosa è certa: è tempo di prepararci ad accogliere questo ospite rinnovando le nostre intenzioni.

Non possiamo prevedere cosa porterà il domani, spetta a Dio gestire il Suo regno come Egli desidera. D’altra parte, a tutti noi è chiesto di preparare il nostro cuore, sede della fede e della certezza in Dio.

Non abbiamo dubbi su una cosa: non importa come vivremo il prossimo Ramadan e come si sarà evoluta la crisi sanitaria, una cosa è certa: Dio riverserà ancora su di noi, torrenti, ruscelli, cascate d’amore, protezione, pace, tranquillità, fede e serenità. Dio è generosità e misericordia per le Sue creature.

Avviciniamo a Lui i nostri cuori rinnovando le nostre intenzioni, preparandole e pulendole per far entrare La Luce, per penetrare la Sua luce.

Siamo pronti? Attenzione, il conto alla rovescia è iniziato!

“O Dio! Benedici per noi i mesi di Rajab e Sha’ban e facci giungere al mese di Ramadan!»

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